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Ragazzi ribelli cosa fare con il teatro

Disponibile a breve anche tramite podcast . “...più che una guida o un regista, a Scampia ci voleva un domatore di leoni. O forse ci voleva semplicemente qualcuno che si mettesse in ascolto, che ascoltasse quei leoni e i loro ruggiti. La loro fragilità e il loro nasconderla con atteggiamenti spavaldi e inquietanti. Il loro dire di no, perché qualcuno se ne interessasse un poco e per davvero, a quel no, tanto da riuscire a trasformarlo in un sì.” Queste parole sono di contenute nel volume di Marco Martinelli Aristofane a Scampia che narra l’esperienza dell’autore e dei suoi collaboratori in anni di Teatro e Teatro Ragazzi con gli adolescenti di Scampia.  Mi ha subito colpito quel “trasformare il no in un sì”. È in parte tipico dell’adolescenza l’essere ribelli, provocatori, a volte oppositivi solo per il gusto di rifiutare proposte dal mondo adulto, e sappiamo bene quanto tutto questo in realtà sia di sostegno alla crescita dell’individuo e alla formazione del proprio sé. Ma quando...
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Come gestire rabbia e oppositività con il teatro

Disponibile a breve anche tramite podcast . Alcuni anni fa. Matteo, nome di fantasia, mi viene segnalato da una collega e inviato a lavorare con me in un percorso di logoteatroterapia. Il ragazzino frequenta la prima classe della scuola primaria di secondo grado e sulla carta è affetto da DSA. In realtà, come spesso accade, non è quella la sua problematica più importante. Una grande carica di rabbia che spesso si tramuta in oppositività, alberga dentro di lui e sembra tenerlo in scacco, rendendolo un preadolescente ombroso, sfuggente, di pochissime parole e ancor meno interazioni sociali. “Costretto” a partecipare al mio laboratorio non perde occasione per dichiarare che non gli interessa e che trova del tutto inutile il mio intervento. Tento in tutti i modi di stabilire una relazione con lui ma è davvero faticoso dialogare con questo ragazzino che alza le spalle e gli occhi al cielo a qualsivoglia domanda o espressione gentile.  Le settimane passano, le attività si susseguono. Qu...

Isolamento post Covid e socializzazione degli adolescenti

Disponibile a breve anche tramite podcast . Conosco Valeria, nome di fantasia, alcuni anni fa. La ragazzina ha 11 anni ed è affetta da sordità. Di origine straniera, ha avuto da piccola numerosi problemi all’apparato respiratorio che l’hanno costretta a lunghi ricoveri e dolorose operazioni. Oltre ai mesi della sua infanzia sottratti dalle cure ospedaliere, nel 2020 arriva  la pandemia a costringere Valeria ancora a casa per un tempo maggiore rispetto a molti suoi coetanei, data la sua delicatezza polmonare e le raccomandazioni di tutti i medici che l’hanno seguita. E così, quando finalmente faccio la sua conoscenza, mi ritrovo davanti una bella ragazza con profondissimi occhi scuri che sembrano vedere tutto senza guardare veramente alcunché. Il suo viso è totalmente amimico, la sua gestualità del tutto assente, la comprensione di quel che accade attorno a lei è parziale e ancor più ridotte sono le risposte, sia verbali che non verbali. Lunghi anni di terapia logopedica, svolti in...

Corso intensivo di Logoteatroterapia con Anna Chiocchio

Teatro e ansia sociale - Quando l'ansia è utile

Disponibile a breve anche tramite podcast . Alessandro, nome di fantasia, è un ragazzo di sedici anni che frequenta il laboratorio di logoteatroterapia da quando ne aveva dieci. Di origine straniera, era affetto da piccolino da un ritardo di linguaggio, poi evoluto in un disturbo sull’apprendimento. Per numerosi anni è stato sostenuto dalla terapia logopedica. Ora frequenta le scuole superiori, riesce finalmente ad avere degli amici e si muove con grande autonomia in una grande e caotica città. Permane una piccola difficoltà nell’elaborazione delle frasi, soprattutto quando il nostro si trovi a formulare o spiegare un concetto complesso che necessita di proposizione principale e varie subordinate. È comunque assolutamente in grado di sostenere una conversazione su qualsivoglia argomento e anche di fare battute ironiche all’occorrenza. Come molti adolescenti a volte mostra un atteggiamento di sufficienza verso il mondo che lo circonda, altre volte tende a rintanarsi nella propria zona ...

Spettacolo Voci al parco

Teatro e autismo una storia di successo

Disponibile a breve anche tramite podcast . Marco, nome di fantasia, è un bambino di dieci anni affetto dal Disturbo dello Spettro Autistico. Molto legato al concreto, a ciò che vede e sente, nel suo percorso di Logoteatroterapia di qualche tempo fa ha spesso dimostrato difficoltà a immaginare e a fare finta, a stare nel qui e ora dell’arte scenica senza farsi distrarre da inferenze sensoriali o associazioni mentali non pertinenti. Lo rivedo più di un anno dopo. Resto immediatamente colpita da una lunga serie di competenze sulle quali avevamo insieme lavorato non senza molta fatica, mescolata alle risate e alla leggerezza sempre presenti nel laboratorio. Ma ora Marco non solo mostra di averle perfettamente acquisite e stabilizzate nella memoria corporea, spaziale e cinestetica; si inserisce alla perfezione e con grande coerenza nella storia che gli ho illustrato una manciata di secondi prima, in cui deve sostituire un ragazzo assente. Entra in scena con enorme sicurezza e si rivolge a...