Disponibile a breve anche tramite podcast . Ogni spettacolo realizzato con l’età evolutiva è un’imperdibile occasione sia dal punto di vista educativo e della crescita dei bambini ragazzi che come momento terapeutico per allenare specifiche abilità. A volte, condizioni avverse che obbligano il/la regista o il/la teatroterapista a determinate scelte sull’impianto scenico, si rivelano in seguito preziose opportunità per mettere a fuoco un aspetto o far emergere una specifica fragilità e poter operare su di essi. Alcuni anni or sono, quando ancora la pandemia obbligava tutti noi a restrizioni e accorgimenti, conduco un laboratorio di Logoteatroterapia con adolescenti assieme alla mia preziosa collaboratrice Paola Gallassi, logopedista. Lo spettacolo finale li vede tutti in scena contemporaneamente seduti a semicerchio nel fondo della sala che ci ospita. Uno o due alla volta si alzano dalle proprie sedie e vengono al centro a narrare o recitare il proprio pezzo, mentre gli altri devono re...
Disponibile a breve anche tramite podcast . Rebecca, nome di fantasia come i seguenti, è una ragazzina di dodici anni affetta dal Disturbo dello Spettro Autistico. Solare, simpaticissima, a tratti effervescente, è spesso preda dei propri desideri e delle proprie pulsioni relazionali che la portano (a volte) a un eccesso di azioni sia fisiche che verbali nei confronti degli altri ragazzi del laboratorio di Logoteatroterapia. Non è difficile immaginarsi che anche a scuola accada la medesima cosa, e che non tutti possano apprezzare tale valanga di attenzioni nei propri confronti. Rebecca mostra infatti difficoltà nel comprendere i messaggi non verbali trasmessi dai corpi degli altri, che a volte si allontanano o hanno moti di fastidio. Quale migliore occasione dunque del nostro appuntamento settimanale per lavorare proprio su tale aspetto? Grazie alla rivoluzionaria scoperta dei neuroni specchio a opera di Giacomo Rizzolatti e del suo team, nonché delle innumerevoli sperimentazioni a ess...