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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Ragazzi ribelli cosa fare con il teatro

Disponibile a breve anche tramite podcast . “...più che una guida o un regista, a Scampia ci voleva un domatore di leoni. O forse ci voleva semplicemente qualcuno che si mettesse in ascolto, che ascoltasse quei leoni e i loro ruggiti. La loro fragilità e il loro nasconderla con atteggiamenti spavaldi e inquietanti. Il loro dire di no, perché qualcuno se ne interessasse un poco e per davvero, a quel no, tanto da riuscire a trasformarlo in un sì.” Queste parole sono di contenute nel volume di Marco Martinelli Aristofane a Scampia che narra l’esperienza dell’autore e dei suoi collaboratori in anni di Teatro e Teatro Ragazzi con gli adolescenti di Scampia.  Mi ha subito colpito quel “trasformare il no in un sì”. È in parte tipico dell’adolescenza l’essere ribelli, provocatori, a volte oppositivi solo per il gusto di rifiutare proposte dal mondo adulto, e sappiamo bene quanto tutto questo in realtà sia di sostegno alla crescita dell’individuo e alla formazione del proprio sé. Ma quando...

Come gestire rabbia e oppositività con il teatro

Disponibile a breve anche tramite podcast . Alcuni anni fa. Matteo, nome di fantasia, mi viene segnalato da una collega e inviato a lavorare con me in un percorso di logoteatroterapia. Il ragazzino frequenta la prima classe della scuola primaria di secondo grado e sulla carta è affetto da DSA. In realtà, come spesso accade, non è quella la sua problematica più importante. Una grande carica di rabbia che spesso si tramuta in oppositività, alberga dentro di lui e sembra tenerlo in scacco, rendendolo un preadolescente ombroso, sfuggente, di pochissime parole e ancor meno interazioni sociali. “Costretto” a partecipare al mio laboratorio non perde occasione per dichiarare che non gli interessa e che trova del tutto inutile il mio intervento. Tento in tutti i modi di stabilire una relazione con lui ma è davvero faticoso dialogare con questo ragazzino che alza le spalle e gli occhi al cielo a qualsivoglia domanda o espressione gentile.  Le settimane passano, le attività si susseguono. Qu...

Isolamento post Covid e socializzazione degli adolescenti

Disponibile a breve anche tramite podcast . Conosco Valeria, nome di fantasia, alcuni anni fa. La ragazzina ha 11 anni ed è affetta da sordità. Di origine straniera, ha avuto da piccola numerosi problemi all’apparato respiratorio che l’hanno costretta a lunghi ricoveri e dolorose operazioni. Oltre ai mesi della sua infanzia sottratti dalle cure ospedaliere, nel 2020 arriva  la pandemia a costringere Valeria ancora a casa per un tempo maggiore rispetto a molti suoi coetanei, data la sua delicatezza polmonare e le raccomandazioni di tutti i medici che l’hanno seguita. E così, quando finalmente faccio la sua conoscenza, mi ritrovo davanti una bella ragazza con profondissimi occhi scuri che sembrano vedere tutto senza guardare veramente alcunché. Il suo viso è totalmente amimico, la sua gestualità del tutto assente, la comprensione di quel che accade attorno a lei è parziale e ancor più ridotte sono le risposte, sia verbali che non verbali. Lunghi anni di terapia logopedica, svolti in...