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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Esercizi per il DSA: alzati dalla sedia

Spesso accade che ragazzi affetti da DSA sviluppino anche un’eccessiva ansia da prestazione che, unita alla bassa autostima, li porta ad abbandonare troppo presto qualsivoglia compito debbano portare a termine, convinti che se non riescono al primo tentativo allora è inutile insistere, tanto non si riuscirà più. In che modo la Logoteatroterapia può fargli vivere un’esperienza diversa, in grado di modificare almeno in parte questo atteggiamento? I giochi e gli esercizi sono molti, ma quello della scorsa settimana mi è sembrato particolarmente significativo. I tre che partecipano al laboratorio, sono invitati a recitare in una bravissima improvvisazione, che abbiamo chiamato Alzati dalla sedia. Un amico è seduto su una sedia e il protagonista della scena deve convincerlo ad alzarsi per potersene appropriare. Naturalmente il primo non ha alcuna voglia di lasciare la comodità nella quale si trova, e non si lascerà convincere troppo facilmente. Cominciamo a recitare. Mi accorgo ben presto

Un nuovo laboratorio

Un nuovo laboratorio, si comincia. Finalmente Paola Gallassi ed io riprendiamo il lavoro sulla Logoteatroterapia alla libreria Eli. I nostri arrivano puntuali, con i loro centimetri in più che hanno preso durante l’estate, i capelli un po’ più lunghi, qualche accenno di peluria sotto il naso, gli occhi sorridenti, tante risate e grande emozione per l’inizio di questa nuova avventura. L’adolescenza è un’età bellissima quanto complicata. Piena di energia e fragilità. Confusione, pensieri, stati d’animo, tentativi di comprendere se stessi e il mondo circostante. Il corpo e la voce cambiano, aumenta il desiderio di autonomia, il gruppo dei pari diviene sempre più importante… e potrei andare avanti. In che modo, mi chiedo, la Logoteatroterapia potrà essere sempre più al loro fianco in maniera funzionale? Dopo i saluti e le chiacchiere iniziali, illustro loro il cammino che faremo insieme. Accanto ai preziosi esercizi propriocettivi e spazio/temporali che svolgeranno con Paola, procederemo c

Oggi mi sento… dimmelo con il corpo

 Nel laboratorio di Logoteatroterapia oggi ci sono una bambina e un bambino. La prima è affetta da iperattività con difficoltà di autoregolazione, mentre il secondo da sordità e conseguente ritardo di linguaggio. Entrano nella stanza, mi salutano festosi, hanno gli occhi accesi, lo sguardo sbarazzino, il viso sorridente. Dopo averli fatti accomodare, chiedo loro come si sentono. “Bene!” rispondono quasi all’unisono. “Ottimo”, faccio io. “Ne sono felice. Ma che ne dite di fare un gioco? Lo sapete che a teatro si usa tanto il corpo, e ormai abbiamo anche scoperto insieme che il corpo parla. Quindi ora ciascuno di noi dirà a parole Io mi sento... e terminerà la frase prendendo una posizione corporea che rappresenti il suo stato d’animo.” Presto fatto: gli adulti presenti in sala iniziano per primi il breve esercizio, per offire un modello ai bambini. La piccola esegue il tutto senza sforzo, deve solo ripetere un paio di volte per non velocizzare eccessivamente l’esecuzione, ma quando arri