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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Nello studio del dottore

Martedì pomeriggio. Laboratorio con bambini di quarta e quinta elementare affetti da DSA , lieve inibizione motoria e verbale, disorganizzazione spazio-temporale, autismo. I primi sono molto attaccati al concreto, a volte mostrano timidezza, riescono a comunicare con frasi spesso ridotte al minimo, faticano a utilizzare fantasia e creatività. Il bambino affetto da autismo, al contrario, oltre a non sostenere quasi mai il contatto oculare, spesso si perde nei suoi pensieri, inizia discorsi lunghi e complessi ma non contestuali, necessita di essere riportato al “qui e ora” numerose volte. Molto bene, il laboratorio teatrale è proprio quello che fa per noi! Dopo qualche gioco in cui abbiamo esercitato il rispetto del turno, il rispetto dello spazio, l’espressività corporale e vocale, la creatività, chiedo ai bambini di realizzare un’improvvisazione insieme a me. Ne sono entusiasti, a tutti loro piace recitare, ritrovandosi in personaggi diversi da se stessi, ai quali è concess

Gli oggetti il corpo e il linguaggio

Come ci insegna il Metodo Verbo Tonale *, tutto il corpo partecipa attivamente alla corretta acquisizione di fonemi, necessari per la formazione di parole e quindi di frasi. Percepisce il suono e supporta enormemente gli organi fonatori al momento della riproduzione. Partecipa attivamente all’atto comunicativo, al linguaggio. Inoltre, ci offre molte informazioni laddove ci sia una caduta proprio in questo aspetto. Un giovedì mattina conduco un laboratorio con bambini di seconda elementare. Tra loro, una bimba bellissima ha già fatto con enormi successi un percorso di logopedia, che l’ha aiutata a superare il ritardo di linguaggio dal quale era affetta. Ora si esprime molto bene, anche se talvolta permane un leggero sovraffollamento di fonemi, specialmente in frasi lunghe o appena più complesse di quella minima. Propongo il gioco delle trasformazioni dell’oggetto. Abbiamo in mano una penna e possiamo tramutarla in tutto ciò che vogliamo, grazie a piccole azioni sceniche. I bambini acc

Ragazzi e ascolto

Giovedì pomeriggio mi ritrovo con quattro ragazzi delle scuole medie, affetti da DSA, iperattività, cadute sulla memoria, sull’attenzione e la concentrazione. Il tutto si riversa non solo sugli apprendimenti scolastici ma anche sull’eloquio, che risulta frettoloso, poco intellegibile, con scarsissime pause e una ridotta respirazione. Oggi i ragazzi si parlano addosso senza ascoltarsi. Vorrebbero la mia attenzione ma non sono in grado di accorgersi se li sto ascoltando oppure no. Dopo aver ottenuto il silenzio, chiedo a ciascuno di raccontare ciò che stavano dicendo gli altri. Quindi propongo un gioco: ognuno verrà bombardato di domande ma non può assolutamente rispondere, attivando pertanto le facoltà inibitorie. Successivamente alle domande dovrà rispondere con una sola parola del tutto incongrua (per esempio "Come stai oggi?" "Pavimento") aggiungendo l’ideazione all’inibizione. Passiamo ora a un ascolto corporale, utilizzando camminate buffe a cui il corpo di cia