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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Fare teatro la vigilia di Natale

È la vigilia di Natale. Un Natale strano, per certi versi claustrofobico. Un Natale in cui dovremo restare chiusi in casa perché potremmo essere veicolo di malattia per i nostri parenti, o loro per noi. Eppure è Natale, già. Di buon mattino ho un appuntamento zoom con alcuni dei miei giovanissimi allievi. L’unico lato positivo del condurre il laboratorio on line, è che almeno possiamo stare senza mascherine. E allora ecco apparire sullo schermo del mio pc i visetti assonnati ma anche eccitati per la notte che arriverà, gli occhietti vispi e sbarazzini, i pigiamini a quadretti rossi e blu, l’albero di Natale che si intravede in fondo alla stanza, gli addobbi e le lucine. Tutto parla del Natale. Perciò anche io propongo ai miei giovani attori un cambio di programma, e data la coincidenza dell’evento, uno scambio di regali. I partecipanti accettano entusiasti la proposta, pur non sapendo ancora di cosa si tratta. Sono affetti da sordità, ritardo di linguaggio, disabilità intellettiva,