Mi trovo spesso a riflettere su quanto l’aspetto terapeutico coincida con quello educativo. Siamo nel bel mezzo delle prove dello spettacolo ispirato al Mago di Oz. Serena – nome di fantasia - interpreta la parte di Dorothy nel momento del suo arrivo alla città dei mastichini. La bambina frequenta la quinta classe della scuola primaria. Vivace, allegra, sempre sorridente, ha però dei tratti di iperattività mescolati a mancata percezione della prossemica e degli spazi di rispetto dell’altro. Le ho rimandato spesso che tale eccessiva vivacità o invasione dello spazio e degli oggetti altrui può essere scambiata per mala creanza da chi non la conosce bene. So infatti che a scuola c’è una docente che non riesce proprio a instaurare un rapporto con lei; convoca spesso i genitori per lamentarsi della sua eccessiva effervescenza, la rimprovera davanti a tutti e così via. Serena tenta di controllarsi, ha migliorato enormemente il suo comportamento e i suoi apprendimenti, eppure di strada da far...
Di Cecilia Moreschi