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Gli altri sono il nostro specchio

È innegabile, dico ai ragazzi qualche giorno fa durante un laboratorio, il fatto che nessuno di noi abbia a disposizione uno specchio sempre presente accanto a se stesso, che possa mostrargli le proprie azioni, le proprie espressioni, in una parola come si comporta con gli altri. Sarebbe comodo per farci rendere conto se a volte esageriamo, ma non lo abbiamo. Il nostro specchio sono gli altri. Io vedo
Cecilia Moreschi
le persone accanto a me, loro vedono me. E se mi rimandano che un mio atteggiamento o comportamento dà loro fastidio, devo prenderne atto in quanto loro sono il mio specchio vivente, che mi racconta qualcosa di me.
Però nel laboratorio di logoteatroterapia possiamo giocare a scambiarci i ruoli, permettendoci il lusso per un momento di interpretare ciascuno il ruolo e i comportamenti dell’altro. Ecco quindi che il ragazzo affetto da iperattività diviene la sua terapista, seria e composta; ecco che quest’ultima si diverte a muoversi in continuazione, fare mille richieste, non ascoltare, distrarsi. Dallo scambio dei ruoli, ciascuno afferra meglio qualcosa di se stesso, e il trovarsi nei panni dell’altro fa comprendere meglio le azioni e reazioni di quest’ultimo.
I rapporti si rasserenano, subentra la messa in discussione reciproca, finché una bella risata permette a tutti di sdrammatizzare. E di ricominciare.

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