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Come nasce il monologo teatrale

Disponibile a breve anche tramite podcast . Un martedì pomeriggio lavoro con cinque adolescenti con problematiche legate all’attenzione, all’autocontrollo, all’iperattività e all’iper attivazione del sistema mirror con scarso sistema di controllo. Spesso fa capolino anche il disturbo del linguaggio socio pragmatico, che si somma a tutto questo rendendo i ragazzi facili prede di idee, discorsi e commenti poco aderenti alla realtà del momento. Nel tempo ciascuno di loro ha compiuto enormi passi in avanti, tanto che possiamo compiere attività man mano più complesse. Stiamo infatti lavorando sul passaggio da narrazione a battuta recitata, ovvero da discorso indiretto a diretto, dove il focus è mantenere tutti gli elementi ascoltati (e memorizzati) nella narrazione, senza aggiungere elementi che in realtà non ci sono. I ragazzi sono bravi e attenti, si accorgono quando la frase recitata necessita di perfezionamento, e senza entrare in frustrazione ricominciano correggendo l’eloquio spontan...
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Come accettare e capire i tempi e i limiti degli altri

Disponibile a breve anche tramite podcast . Un pomeriggio conduco il laboratorio di logoteatroterapia con alcuni preadolescenti che seguono il percorso già da tempo. Sono quindi perfettamente in grado di cimentarsi con attività appena più complesse del solito. Dopo un riscaldamento corporale atto a sciogliere qualsivoglia tensione muscolare e soprattutto a far prendere coscienza che il corpo parla e comunica anche in totale assenza di parole, propongo loro un esercizio di integrazione tra linguaggio verbale e non verbale.  Inizio per prima entrando in scena e comunicando con il corpo e il viso un grande nervosismo. Guardo l’orologio più volte e non smetto di agitarmi. Improvvisamente mi fermo in una pausa statica ricca di tensione che continua a comunicare ciò che provo. Giulio (nome di fantasia come i seguenti) impiega giusto una manciata di secondi per elaborare ed esprimere a voce alta la battuta che potrei pronunciare in quel preciso istante ovvero “Oh, mamma mia com’è tardi. ...

Attenzione e rispetto

Disponibile a breve anche tramite podcast . È di qualche anno fa l’intuizione che lavorare con bambini e ragazzi affetti da fragilità, tenendo bene in mente gli obiettivi terapeutici insiti in uno dei tanti giochi di logoteatroterapia, avesse in realtà un respiro più ampio, un riverbero anche dal punto di vista educativo e di crescita, sull’essere umano protagonista dell’intervento.  È il caso di Matilde, la chiameremo così, affetta da un disturbo dell’attenzione condito da un pizzico di iperattività, che al momento delle prove dello spettacolo la portava a distrarsi in continuazione. Un rumore giunto dalla finestra, una zanzara che le passava accanto, un pezzetto di carta colorato ai suoi piedi, tutto aveva la stessa importanza ed era degno della sua attenzione, rivestendo la stessa identica rilevanza del compagno attore accanto a lei che invano tentava di coinvolgerla nella scena. Riccardo, altro nome di fantasia, dal canto suo mostrava enorme difficoltà a mantenere il contatto ...

Voce Linguaggio Prosodia

Disponibile a breve anche tramite podcast . La voce, che strumento meraviglioso. Potentissimo, duttile, armonioso e gracchiante, dolce e crudele, la voce è una parte fondamentale dell’essere umano, dai primi istanti della sua nascita fino all’ultimo respiro. Essa cambia con il nostro corpo, diviene con la crescita più forte e profonda, mentre negli ultimi anni acquista accenti più deboli e incerti. Ciascuno di noi possiede una voce diversa dagli altri. È unica, un po’ come le impronte digitali e anche per questo è libera espressione di ogni singolo essere umano. Come afferma il linguista Federico Albano Leoni nel volume Voce, il corpo del linguaggio “...la voce è innanzitutto una manifestazione primordiale e non intenzionale del nostro essere in vita: la sua sostanza è il respiro grazie al quale viviamo; è l’annuncio del nostro ingresso nel mondo, è l’espressione naturale e spontanea del dolore, della paura, della sorpresa, del disgusto; è un riflesso della nostra interiorità e delle ...

Corso di formazione in Logoteatroterapia - Cantine Teatrali

Dall'8 novembre 2025 presso Cantine Teatrali a Monterotondo:

Il teatro e la teoria della mente

Disponibile a breve anche tramite podcast . La teoria della mente è la capacità di riconoscere e accettare che le persone accanto a noi possono avere stati mentali, idee o sentimenti diversi dai nostri e di conseguenza possono agire e/o comportarsi in modi che non ci aspettiamo. Abilità che si sviluppa più o meno armoniosamente nella crescita dell’essere umano, può rivelarsi carente (se non quasi del tutto assente) in individui affetti da patologie quali lo Spettro Autistico, la rigidità cognitiva, il Disturbo da Deficit di Attenzione e/o Iperattività e così via. Ma anche nel resto della popolazione, troppo spesso spinta dalla società di cui fa parte a pensare prevalentemente a se stessa, a perseguire il successo a tutti i costi, non è una capacità da dare per scontata.  Nei laboratori di logoteatroterapia, spesso la teoria della mente conquista la ribalta. E non c’è nulla di meglio delle tecniche teatrali per affinarla e stabilizzarla. Un pomeriggio d’estate conduco il laboratori...

Teatro arte di felicità il nuovo libro

Ecco il mio nuovo libro: Teatro, arte di felicità   Dalla quarta di copertina : Un racconto in prima persona che ripercorre quasi trent’anni di lavoro dell’autrice con il laboratorio teatrale e l’età evolutiva. Dopo una breve introduzione che illustra i principi fondamentali dell’arte scenica e la sua accessibilità, il volume propone esperienze reali e stralci di drammaturgie originali nate con i ragazzi, mostrando come il teatro sia uno strumento prezioso per la crescita armoniosa di bambini e adolescenti. Attraverso numerosi richiami alle più recenti scoperte scientifiche – dal sistema mirror alla neuroplasticità, dall’intelligenza emotiva alle intelligenze multiple – emerge come il fare teatro agisca profondamente sull’ascolto, l’empatia, la condivisione, la tolleranza alla frustrazione e molto altro ancora. Il Teatro Ragazzi, in questa visione, si rivela un percorso educativo capace di formare persone centrate, consapevoli, curiose, pronte a dialogare e ad affrontare le sfide d...