Disponibile a breve anche tramite podcast . Le parole sono ovunque, sempre presenti intorno a noi e dentro di noi. Siamo immersi in esse e conosciamo bene il potere che hanno di incidere sulle persone e la realtà. Nella logoteatroterapia occupano un posto d’onore in numerosi ambiti. Vediamo ora come utilizzarle per lavorare su aspetti quali la rigidità cognitiva, presente in molte patologie, tra cui il funzionamento intellettivo limite, la disabilità intellettiva, il Disturbo dello Spettro Autistico o il deficit da funzionamento adattivo. Abbiamo già compiuto con i nostri ragazzi un lavoro di propriocezione per percepire il corpo e il suo funzionamento, unito a un lavoro di ritmo ovvero di alternanza di tensione-pausa-rilassamento. Possiamo passare a rendere il corpo espressivo, comunicativo. L’attività disegniamo con il corpo è di immediato accesso: data una parola pronunciata dal conduttore, ciascun allievo immediatamente la interpreta con postura, nuovo equilibrio, utilizzo degli a...
Disponibile a breve anche tramite podcast . Clara, nome di fantasia come i seguenti, affetta dal Disturbo dello Spettro Autistico, una mattina non riesce proprio a non interrompere una delle attività di logoteatroterapia che piacciono tanto sia a lei che ai suoi tre compagni di corso. Si rende conto e chiede scusa, tentando di connettersi con quel che stiamo facendo (ma il risultato positivo dura appena una manciata di secondi). La tranquillizzo rassicurandola che è tutto a posto ma al contempo le chiedo di osservare il viso e il corpo dei suoi compagni. Soprattutto, di non limitarsi a concentrarsi su di me o l’attività proposta, ma sugli altri, il gruppo dei pari, sforzandosi di prestare attenzione ai loro corpi e alle espressioni del viso. Si stanno divertendo? O magari pian piano si annoiano sempre più? Vorrebbero iniziare a giocare e divertirsi ma non riescono, date le continue interruzioni? Ecco la chiave di volta. Clara guarda finalmente gli altri con attenzione, li vede davvero...