Disponibile a breve anche tramite podcast . Clara, nome di fantasia come i seguenti, affetta dal Disturbo dello Spettro Autistico, una mattina non riesce proprio a non interrompere una delle attività di logoteatroterapia che piacciono tanto sia a lei che ai suoi tre compagni di corso. Si rende conto e chiede scusa, tentando di connettersi con quel che stiamo facendo (ma il risultato positivo dura appena una manciata di secondi). La tranquillizzo rassicurandola che è tutto a posto ma al contempo le chiedo di osservare il viso e il corpo dei suoi compagni. Soprattutto, di non limitarsi a concentrarsi su di me o l’attività proposta, ma sugli altri, il gruppo dei pari, sforzandosi di prestare attenzione ai loro corpi e alle espressioni del viso. Si stanno divertendo? O magari pian piano si annoiano sempre più? Vorrebbero iniziare a giocare e divertirsi ma non riescono, date le continue interruzioni? Ecco la chiave di volta. Clara guarda finalmente gli altri con attenzione, li vede davvero...
Di Cecilia Moreschi